DESCRIZIONE
Un concetto molto importante in chirurgia oncologica è quello di “radicalità” ossia l’importanza di rimuovere completamente la massa tumorale senza lasciare residui di cellule neoplastiche sul letto operatorio. Questa evenienza comporterebbe, inevitabilmente, il fenomeno della recidiva locale con aggravamento della prognosi.
Per ottenere quindi una radicalità chirurgica oncologica, il chirurgo deve affrontare l’intervento dopo aver precedentemente fatto un’accurata pianificazione chirurgica, studiando l’estensione del tumore attraverso l’imaging avanzato e conoscendo la biologia della neoplasia che dovrà essere rimossa.
Tutto questo esiterà in un interesse primario nell’ottenere una radicalità chirurgica a prescindere dalle possibilità di sintesi della ferita. Meglio quindi lasciare una ferita aperta ma priva di cellule neoplastiche piuttosto che il contrario.
OBIETTIVO
In questa lecture, il corsista troverà informazioni dal taglio estremamente pratico su come gestire una ferita aperta dopo aver rimosso un tumore radicalmente causando tuttavia una chiusura incompleta della ferita chirurgica.
COSA IMPARERAI
- Capacità decisionale e gestionale in casi di tumori da rimuovere ad ampi margini avendo poco tessuto per richiudere la ferita per prima intenzione.
- Materiali disponibili per gestire ferite aperte dopo exeresi oncologica.
Caratteristiche Del Corso
- Lezioni 1
- Quiz 1
- Durata Lifetime access
- Livello di abilità All levels
- Gli studenti 5
- Valutazioni Sì