DESCRIZIONE COLOPESSI
La colopessi è una procedura chirurgica che ha l’obiettivo di rendere il retto retto. Le indicazioni più frequenti per la colopessi sono prolasso rettale, ernia perineale, torsione del colon.
Il prolasso rettale può essere di tipo parziale (prolasso anale) quando ad estroflettersi è solo la mucosa rettale; completo (prolasso rettale) in caso di estrusione della parete rettale in toto. Compare solitamente a seguito di tenesmo secondario a patologie uro-genitali o ano-rettali. Tra i fattori predisponesti vanno ricordati, nei soggetti giovani, le parassitosi gastro-intestinali, le gravi enteriti e in rari casi la presenza di malformazioni congenite (Landon et al, 2007); nei soggetti di età adulta, le neoplasie a carico del colon, retto, ano, l’ernia perineale, i corpi estranei rettali, le patologie prostatiche, la cistite, l’urolitiasi, la distocia. E’ descritta l’insorgenza a seguito di erniorrafia perineale bilaterale, in presenza di marcata dilatazione rettale. Debolezza del tessuto connettivo, muscolare perianale e perirettale, contrazioni peristaltiche non coordinate, infiammazione ed edema della mucosa rettale possono predisporre all’insorgenza della patologia. Le modalità terapeutiche dipendono dalla quantità di tessuto prolassato (da pochi millimetri a parecchi centimetri) e dalla sua vitalità. Nella maggior parte dei casi, in presenza di una parete ancora vitale, il prolasso può essere ridotto mediante reinserimento digitale, previa lubrificazione e riduzione dell’edema, meglio se associato all’apposizione di una sutura a borsa di tabacco che non chiuda completamente l’ano ma consenta l’evacuazione di feci morbide; questa deve essere lasciata in sede per 3-5 giorni. In caso di recidiva è opportuno intervenire eseguendo una colopessi.
DESCRIZIONE COLON RETTO E DINTORNI
La chirurgia del colon retto è una chirurgia molto delicata. Può prevedere diversi approcci chirurgici. Un approccio è attraverso l’ano con o senza l’ausilio di suturatrici meccaniche circolari che ci consentono di ottenere un’ anastomosi termino terminale. Attraverso una celiotomia con o senza un osteotomia ischio pubica che ci permette di poter lavorare meglio nel canale pelvico sede della maggior parte dei carcinomi colon – rettale.
Il webinar ti aiuterà a migliorare le tue conoscenza in materia e ad avere un miglior criterio decisionale per questo tipo di chirurgia.
DESCRIZIONE FLUIDOTERAPIA NEL PAZIENTE GASTRENTERICO PARTE I
L’impostazione di un adeguato piano fluidico è fondamentale nei pazienti critici e rappresenta il ‘cornerstone’ dell’approccio terapeutico iniziale. Questo assume particolare e notevole importanza, soprattutto in quei pazienti che presentano gravi perdite con il vomito, la diarrea o gravi squilibri elettrolitici ed acido base come accade un corso di patologie gastroenteriche.
OBIETTIVO
Con questa prima parte, partiremo dagli aspetti fisiopatologici della fluidoterapia, la distribuzione dell’acqua nei distretti corporei, le forze che regolano l’equilibrio tra ‘ins’ e ‘out’.
La valutazione della volemia, dell’idratazione e dei parametri di perfusione.
Riprenderemo le principali alterazioni elettrolitiche nel paziente gastroenterico, la correzione degli squilibri e la metodica di reintegro.
Caratteristiche Del Corso
- Lezioni 3
- Quiz 0
- Durata Lifetime access
- Livello di abilità Intermediate
- Lingua Italiano
- Gli studenti 0
- Valutazioni Sì